Il blog di Giuseppe Andreoletti
martedì 20 maggio 2014
sabato 17 maggio 2014
lunedì 14 aprile 2014
domenica 18 novembre 2012
Gli effetti devastanti dell’IMU:
La distruzione delle baite.
In Piemonte per non pagare l'IMU, in questi ultimi mesi decine di migliaia di edifici rurali, baite con stalla e fienile, molte delle quali di notevole valore storico, sono state demolite.
Sono o a questo punto erano, un patrimonio storico culturale che doveva essere preservato per venire tramandato alle generazioni future.
La distruzione delle baite.
In Piemonte per non pagare l'IMU, in questi ultimi mesi decine di migliaia di edifici rurali, baite con stalla e fienile, molte delle quali di notevole valore storico, sono state demolite.
Questi edifici sono entrati in disuso dopo la fine delle
seconda guerra mondiale, servivano per ritirare la notte le mucche portate al
pascolo in radure il cui foraggio era sufficiente solo per 15 - 20 giorni, poi
gli animali venivano spostati in un altra e poi ancora e così via con piccole transumanze alternanti.
Sono o a questo punto erano, un patrimonio storico culturale che doveva essere preservato per venire tramandato alle generazioni future.
Se succede qui, succede ovunque anche in altre regioni.
lunedì 27 agosto 2012
lunedì 20 agosto 2012
Gli incentivi allo sviluppo della mobilità sostenibile con auto elettriche o ibride
L’Art. 17-bis del decreto 83/2012 contiene le “Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni complessive” e vuole appunto favorire la mobilità sostenibile, attraverso la “realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica e la sperimentazione e la diffusione di flotte pubbliche e private di veicoli a basse emissioni complessive, con particolare riguardo al contesto urbano, nonché l’acquisto di veicoli a trazione elettrica o ibrida.”
L'ennesimo emendamento al Decreto Sviluppo n. 83/2012 (detto Decreto
crescita), approvato il 25 luglio alla Camera e sta avendo l'ultimo passaggio
al Senato per l'approvazione definitiva. Vengono stanziati 210 milioni di Euro
in 3 anni di cui 150 come bonus fino a 5000 Euro per l'acquisto di auto
elettriche o ibride a basse e bassissime emissioni di c02. Il 70% dei
fondi verrà riservato alle auto aziendali o per l'uso di terzi cioè destinate
al servizio pubblico (Taxi). L'incentivo prevede la contestuale rottamazione di
vecchie auto, in pratica è la riedizione di una mini "rottamazione" o
meglio "green (visto che va di moda) rottamazione", incentivazione al
settore auto in uso fino a qualche anno fa.
Professionisti al governo, professionisti interni ed esterni alle
commissioni e per finire oltre mille tra deputati e senatori della repubblica,
partoriscono un piano triennale nel quale tra altre boiate, riescono inserire
anche questa, usando un sistema di incentivazione obsoleto ad auto consumo di
pochi eletti, o meglio ancora, ad auto consumo di pochi accorti cittadini e
molti amici.
Ma cazzo, io ho solo un diploma da geometra, non sono un economista, ci
voleva tanto agganciare l'idea "nobile" del rinnovo del parco auto agli
incentivi sulle rinnovabili, ad esempio inserendo un incentivo premio
sull'consumo di energia elettrica se il soggetto responsabile provvede
all'acquisto di un nuovo veicolo nei successivi 3 anni dall'installazione
dell'impianto.
Niente da fare, si butterà un'altra palancata di milioni, ne trarranno
beneficio immediatemente i soliti concessionari d'auto e qualche casa automobilistica asiatica
o teutonica, di sicuro non la Fiat o perlomeno nessun stabilimento produttivo
in Italia, ricaduta per l'occupazione = zero.
Nessuna logica che va oltre al proprio conto corrente bancario.
martedì 14 agosto 2012
Incentivi alla riurbanizzazione delle città Italiane
Negli ultimi 2 decenni abbiamo visto svuotarsi i centri
storici ed estendere le città a dismisura, ormai specialmente al nord è
difficile trovare discontinuità tra zone urbanizzate e campagna.
Dal punto di vista sociale questo fenomeno comporta una
conversione terreni agricoli in aree cementificate, nella sola Lombardia dal 1999 al 2007 sono andati
perduti 34.000 ettari, un ulteriore allontanamento dall’autosufficienza
alimentare, un aumento dei costi per la fornitura dei servizi (dai trasporti
pubblici alla raccolta dei rifiuti fino all'assistenza sanitaria), un aumento esponenziale
dell'inquinamento ambientale con la mobilità attuale, ma in ogni caso poco
sostenibile anche con sistemi di mobilità più efficienti.
Un primo e immediato incentivo è applicare uno sconto sull’IMU
in base alla vicinanza dal centro, più l’abitazione è periferica più si paga, c’è
però da escludere i centri delle grandi città o comunque i centri con alto
valore immobiliare.
Il secondo inventivo si può applicare nel ripristino dei
terreni agricoli, demolendo un edificio periferico e ripristinandone l’idoneità
allo sfruttamento agricolo, lo stato corrisponde un bonus da utilizzare per il
pagamento degli oneri urbanistici per
riconversioni di edifici da industriale - artigianale a civile – commerciale,
ampliamenti o nuovi interventi edilizi realizzati
all’interno dei centri urbani e comunque
di classe energetica classe A+.
Da questa programma d’incentivazioni vanno escluse le abitazioni
dei coltivatori diretti o di eventuali altre categorie che per ragioni lavorative
non possono trasferirsi e qualsiasi sito di rilevanza storica e culturale.
Oltre gli incentivi si deve prevedere parallelamente il
congelamento delle concessioni edilizie al difuori dei centri urbanizzati.
mercoledì 4 aprile 2012
martedì 3 gennaio 2012
In quel freddo 2 gennaio, i parassiti finalmente si accorsero dei famosi F-35
Ebbene si, bisogna arrivare al 2 Gennaio 2012, cioè a ieri, forse per la minaccia dell'adeguamento degli stipendi alla media europea, forse per qualche post sbornia post cenone, che alcuni nostri dipendenti o portavoce di partiti defunti, quali:
Ignazio Marino (PD meno L, la penisola che non c'è), Nichi Vendola (Don Verzè & Friends), Angelo Bonelli (Verdi Pro Tasca), addirittura Enzo Raisi (ex dirigente nazionale del Fronte della Gioventù, ex componente del Comitato centrale del MSI, ex AN, ex PDL e ora FLI) e per finire anche un lungimirante leader di partito.
Si sono accorti che spendere 15.000.000.000 € (Quindicimiliardi/00, di cui due miliardi di € già spesi) per comprare 131 caccia bombardieri F-35 dalla multinazionale statunitense Lockheed Martin, al prezzo di circa 120 milioni di Euro per aereo , forse è un po' troppo per uno stato in bancarotta. Magari se le lenticchie non gli fossero andate per traverso dopo le maledizioni dei cittadini, avrebbero aspettato ancora qualche giorno, ma in questo modo si sono liberati. I loro portavoce di partito, pagati anch'essi con i soldi pubblici, i giornali, ieri sera hanno propagandato la notizia e ora tutti insieme appassionatamente, sono pronti per sfruttarla in vista della prossima campagna elettorale.
È proprio vero che non è mai troppo tardi, pazienza per i DUE MILIARDI già buttati(avremmo potuto salvare la metà della manovra sulle pensioni), al massimo si mettevano in sicurezza tutte le scuole d'Italia, ma chi se ne frega, adesso ce la faremo, l'ha detto anche Morfeo Napolitano, viva i parassiti e abbasso gli F-35.
Chissà se il 7 gennaio non sia la volta della TAV???
lunedì 8 agosto 2011
IL VECCHIO E IL NUOVO A NOVARA
Pubblico una lettera aperta ai giornali, scritta da ing. Fabio Tomei
Egregio Direttore, leggendo sui giornali le ultime notizie sulle ricerche petrolifere nel Novarese e
dintorni, mi sorge questa domanda: ma è mai possibile che la storia non insegni niente? è mai possibile che torni a galla dopo sessant'anni il sogno morto e sepolto del petrolio in Val Padana ? è accettabile che ci si balocchi col progetto assurdo di ricavare lo “ shale gas “ o metano da scisti dal nostro sottosuolo, esponendolo ad attacchi sconsiderati e pericolosi ? Come se non bastasse la tragedia del 1994, quando a Trecate esplose un pozzo e inondò di petrolio una vasta area alle porte di Novara. A questo punto il discorso si allarga, anche in relazione alla lunga e difficile crisi economi-
ca e finanziaria, che ormai da quattro anni attanaglia il Novarese, l' Italia intera e non risparmia il resto del mondo. Pensiamo davvero di uscire dalla crisi, puntando su settori moribondi, come l'industria petrolifera o le grandi opere inutili ? Tra qualche decennio, di petrolio non ce ne sarà più, o quel poco che rimarrà costerà talmente caro, da renderlo inutilizzabile. Le grandi e costosissime opere inutili, con il codazzo della cementificazione, della devastazione del territorio, delle cave prontamente trasformate in discariche per rifiuti tossico nocivi, promettono soltanto di rendere il nostro territorio un deserto malsano e invivibile. Così la terza pista di Malpensa, la bretella stradale Novara-Malpensa, il teleriscaldamento di Novara, il parcheggio sotterraneo di L.go Bellini, le cave e le discariche intorno a Novara, i progetti di inceneritori di rifiuti, i progetti di immensi centri commerciali divoratori del verde agricolo,ecc. ecc. appartengono concettualmente al passato, ma , come zombi, non vogliono morire e tornano periodicamente ad ossessionarci. Bisogna fare punto e a capo. E' assolutamente necessario puntare su settori nuovi, che portino occupazione qualificata per i nostri giovani : l'informatica per la riorganizzazione dei nostri servizi pubblici e per la ricerca industriale; una nuova politica energetica, fatta di risparmio, di efficienza e di uso delle fonti rinnovabili; il riciclo totale dei rifiuti con il riutilizzo delle materie prime seconde; la ricerca di nuovi materiali ecocompatibili e di processi industriali per la riduzione dell'impiego delle materie prime e dell' energia. E' anche necessario rivitalizzare settori tradizionali, come il turismo, arricchendolo di iniziative di qualità( la cultura rende !) e tutelando il territorio e le ricchezze naturali; come l' agricoltura, con la valorizzazione delle colture tradizionali e biologiche.
Solo archiviando il vecchio e iniziando a costruire coraggiosamente il nuovo, possiamo sperare di uscire dal tunnel della crisi e di tornare a sperare nel futuro.
Cordiali saluti.
p. Coordinamento Ambientalista Rifiuti del Piemonte ( C.A.R.P.)
Sezione di Novara e provincia- Onlus
ing. Fabio Tomei
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